Sacello votivo

Sulla piazza della chiesa parrocchiale si affaccia l'ossario, chiuso da una bella cancellata in ferro battuto, costruito nel 1801 da Giuseppe Maurelli e utilizzato un tempo come deposito delle ossa nelle periodiche riesumazioni del cimitero. In base alle nuove disposizioni legislative, però, era rimasto per lungo tempo abbandonato.

Nei primi anni del 2000, su iniziativa del parroco don Albino Manni e di un comitato creato appositamente, l'edificio ha ricevuto una nuova destinazione, divenendo un sacello votivo in memoria di tutte le vittime della montagna, sul lavoro e in incidenti stradali. Sulla parete Ovest, l'artista locale Ruffoni Remo ha ricreato i profili delle montagne con un grande mosaico, realizzato interamente con pietre locali di vario colore.

Al centro ha collocato il dipinto della Crocifissione di Eliseo Fumagalli e in basso quattro pannelli di bronzo in cui sono illustrate varie tipologie di incidenti. Ai piedi del mosaico sono inserite le targhette con i nomi delle vittime. Notizie più dettagliate di ciascuna si possono leggere in un apposito registro, conservato all'interno del sacello in un cofano di legno.

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