Lascito Bedolino

Nei secoli scorsi l'assistenza alle persone povere è stata affidata esclusivamente alla generosità dei privati, che sono intervenuti spesso con lasciti, donazioni e distribuzioni di cibo. L'atto più significativo è quello disposto da Pietro de' Mazzi detto Bedolino. Questi, dopo essere fuggito in maniera rocambolesca da Gerola per problemi con la Giustizia ed essere emigrato a Verona, nel 1545 ha lasciato in testamento alla comunità di Gerola metà del monte di Trona, oggi Trona Soliva, sotto questa speciale condizione, che i consoli e gli amministratori di detto Comune di Gerola, in perpetuo, siano tenuti a convertire il provento di tale monte in tante equivalenti quantità di pane e sale da distribuire a tutti gli uomini di qualunque condizione di detto Comune di Gerola, ogni anno egualmente in tutte le famiglie di detto Comune secondo la consuetudine di detto luogo. Il Comune faccia inoltre celebrare nella cappella del testatore nella chiesa di San Bartolomeo (la cappella del Crocefisso), per la salvezza della sua anima e a perpetua memoria, sei messe ogni anno...

Siccome il lascito è stato fatto al Comune, non ha subito confische o incameramenti, come è avvenuto per i beni delle chiese e pertanto viene ancora oggi eseguito, con la distribuzione di pane e formaggio il 2 novembre e sale a San Martino, cioè l'11 novembre.

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